Far carriera negli hamburger

Se nella fantasia di Walt Disney, Zio Paperone ha messo in bacheca il primo cent guadagnato, nella realtà Giacomo Bosia, 35 anni, milanese, ha incorniciato la sua prima busta paga: 600 mila lire mensili guadagnate nel 1988, a vent' anni, friggendo patatine e preparando hamburger. Partito con un contratto di ventiquattr' ore settimanali senza una lira in tasca, è diventato il numero uno dei fast food italiani. Oggi Bosia è l' amministratore di una società licenziataria di ben dieci ristoranti Mc Donald' s, dove lavorano trecento persone. Se fossimo in ambito calcistico potremmo dire che ha già conquistato la sua prima stella. Da semplice operatore a responsabile di un turno di lavoro, da direttore di punto vendita a gestore di locale, fino al primo ristorante aperto nel 1992 con una manciata di milioni di lire in contanti e una montagna di debiti. Questa l' escalation di Bosia. L' avventura ha avuto inizio dopo il diploma in ragioneria e il periodo di militare svolto nell' arma dei carabinieri. Determinante è stato l' aver seguito un corso di sei mesi per aspiranti imprenditori promosso dalla Camera di commercio. Allora il suo sogno di ventenne di grandi speranze era aprire una pizzeria; ma i tempi non erano maturi, l' esperienza non c' era, i soldi neppure. Poi è stato un susseguirsi d' occasioni colte al volo e di tappe bruciate, il tutto sostenuto dalla voglia di darsi un gran da fare. - Soddisfatto? «Sì molto. Svolgo un lavoro che mi piace, sono sempre a contatto con i giovani e per risolvere i problemi di ogni giorno faccio una continua ginnastica mentale. Forse avrei bisogno anche di quella fisica, ma il tempo è quello che è». - Lavora molto? «Per anni sono stato impegnato anche quattordici ore al giorno, a volte per tutti i giorni della settimana. Ora l' impegno è meno continuativo». - Il segreto per sfondare? «Iniziare presto, impegnarsi a fondo quando si è giovani e si hanno più energie. Ma il successo imprenditoriale lo devo soprattutto ai miei ragazzi: senza il loro contributo non potrei far funzionare un' azienda così complessa». - La sua è una storia ripetibile? «Se ce l' ho fatta io possono riuscirci anche gli altri. Ancora oggi il mondo Mc Donald' s offre ai giovani spazi di crescita professionale, basta crederci. Le possibilità non mancano: io sto cercando almeno cinquanta persone, possono consegnare il loro curriculum in uno dei ristoranti di Milano e hinterland. Chi vuol conoscerne gli indirizzi, può chiamare lo 0373.980.360».

19 settembre 2003
Fonte: Corriere della Sera