McDonald's sulla Cassanese, 1.500 domande per 25 posti di lavoro. Rispondono anche i laureati.

Segrate, 4 ottobre 2014 - Cento giovani in fila per un posto di lavoro, disoccupati pronti a tutto per un contratto da McDonald’s. Otto ore di colloqui per selezionare 25 addetti alla ristorazione, così il “McItalia Job Tour” è sbarcato a Segrate. Sono partiti in 1.500 gli aspiranti addetti alla ristorazione, poi un test attitudinale ha scremato i migliori talenti, convocati ieri dai “cacciatori di teste” di McDonald’s.

L'obiettivo è trovare personale il fast-food che aprirà a novembre in via Lambretta, lungo la Cassanese, ma i candidati potrebbero essere ripescati per il prossimo traguardo che vedrà l’inaugurazione di un ristorante a Verano Brianza. «Cerchiamo persone con la capacità di lavorare in squadra - spiega Davide Castagnetti, responsabile del personale di McItalia - e che abbiamo una spiccata attitudine all’accoglienza del cliente. I contratti di inserimento saranno di apprendistato, ma dopo i primi tre anni il 90% dei lavoratori verranno stabilizzati».

L’età media dei lavoratori di McItalia è di 27 anni, il 60% dell’organico è composto da donne e i posto dirigenziali sono equamente divisi tra uomini e donne. «Ci sono ottime prospettive di crescita - racconta Giacomo Bosia, gestore della catena McDonald della Martesana - e io ne sono l’esempio: sono stato assunto 26 anni fa come operatore part-time e servivo i panini al banco. Oggi gestisco 14 ristoranti e 550 collaboratori». La selezione è aperta per tutte le posizioni: dai banconieri ai cuochi, i cassieri e le hostess che dovranno gestire gli eventi. «Sono aperta a tutto, non ho aspettative particolari - dice Debora Ferrante, 22 anni, laureanda in comunicazione -. Ho appena finito uno stage in un ufficio stampa e mi piacerebbe lavorare nel mio settore, ma pur di lavorare andrei anche in un negozio».

«Sono diplomato al liceo scientifico e ho sempre lavorato come magazziniere a chiamata - racconta Simone Palmisano, 20 anni -, ma è difficile trovare un lavoro stabile». Si passa da un contratto precario all’altro, spesso sfruttati fino all’osso. «Cerco da un anno e trovo solo contratti di pochi mesi e mal pagati - prosegue Alison Cinquetti di Vignate, 18 anni -. Questa estate ho lavorato come cuoca: mi pagavano 80 euro a settimana per otto ore al giorno».

4 ottobre 2014
Fonte: IlGiorno